„La gloriosa donna de la mia mente“: Dantes Liebesphilosophie und dreimal Beatrice

Vorlesung am 7. Dezember 2016 im Rahmen der Vorlesungsreihe
Begriffe der Liebe
des Zentrums für Klassikstudien  der Universität Regensburg,
Organisation durch Prof. Dr. Rolf Schönberger (Philosophie)

A ciascun’alma presa e gentil core
nel cui cospetto ven lo dir presente,
in ciò che mi rescrivan suo parvente,
salute in lor segnor, cioè Amore.

Già eran quasi che atterzate l’ore
del tempo che onne stella n’è lucente,
quando m’apparve Amor subitamente,
cui essenza membrar mi dà orrore.

Allegro mi sembrava Amor tenendo
meo core in mano, e ne le braccia avea
madonna involta in una drappo dormendo.

Poi la svegliava, e d’esto core ardendo
lei paventosa umilmente pascea:
appresso gir lo ne vedea piangendo.

(Dante Alighieri, Vita Nova, III)

Ill.: Odilon Redon: Dante et Béatrice (1914), Public Domain